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  • Progetto Pegasus: un caso studio su legname e prodotti tradizionali del bestiame

    Target: Agronomi, Forestali, Aziende forestali, Enti territoriali

    Legname di montagna e prodotti delle razze tradizionali di bestiame nello spazio alpino sloveno – un tentativo di migliorare la valorizzazione del mercato di Esbos (Slovenia)

    L'area di studio comprende due comuni montani (Solčava e Luče) dell'Alta valle della Savinja, al confine con l'Austria a nord della Slovenia, coprendo 21.300 ettari e circa 2.000 abitanti (Ufficio statistico della Slovenia, 2016). Questa zona remota e scarsamente popolata è caratterizzata da piccoli comuni in un tipico ambiente alpino, con oltre l'80% di copertura forestale e strette valli incastonate tra le alte vette delle Alpi di Kamnik e della Savinja. L'area è insediata in un modello distintivo chiamato celek o "celk", caratterizzato da fattorie isolate sparse su pendii con una tenuta unica relativamente grande, non frammentata (grandi tenute forestali, alcuni prati alpini) e piccoli agglomerati urbani nelle strette valli alpine. Nel 2010 c'erano 157 fattorie a Luče e 55 a Solčava (SORS, 2016). L'attività agricola principale è l'allevamento di bestiame ruminante su pascoli permanenti e si concentra su latticini e carne con la razza ovina locale (autoctona) "Jezersko-Solčava", la razza bovina autoctona "Cika", nonché la razza bovina bruna. L'agricoltura non è l'attività esclusiva o principale della maggior parte delle aziende agricole; alcune sono focalizzate sulla silvicoltura, altre sul turismo e su altre attività economiche. Pertanto, delle 50 aziende agricole attive a Solčava, 18 sono impegnate nel turismo e 26 in altre attività supplementari. Come altrove nelle Alpi, le condizioni naturali non consentono un'agricoltura intensiva. Un terzo delle aziende agricole è biologico, altre gestiscono estensivamente i terreni. Metà delle aziende agricole si trova ad altitudini superiori ai 1.000 m e tutte si trovano in aree con vincoli naturali. La dimensione media di queste aziende agricole è di 130 ettari (il che è atipico per la Slovenia, dove la dimensione media delle aziende agricole è di 6,7 ha). Si tratta di un'eredità storica che risale al Medioevo, quando ad alcune famiglie fu concesso il diritto di stabilirsi in questa zona, sfruttare la foresta e formare proprietà indipendenti, che riuscirono a sopravvivere persino nei tempi turbolenti dell'esperimento comunista nel XX secolo. I terreni agricoli rappresentano solitamente una piccola quota delle proprietà; secondo la nostra indagine di studio sul campo, questa percentuale varia dal 10 al 30 percento. Il resto è principalmente foresta. Laddove l'accessibilità e/o la pendenza del terreno lo consentono, le foreste sono state sfruttate commercialmente per secoli. Le foreste hanno tradizionalmente rappresentato la principale (o importante integrazione) fonte di reddito agricolo e la principale fonte di capitale per gli investimenti (Mavsar, 2005).

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