Riforestazione e cambiamento nell'uso del suolo per ridurre i danni da valanga

Le condizioni naturali che spiegano l'innesco delle valanghe di neve stanno diventando più note, ma la nostra comprensione di come i cambiamenti socio-ambientali possano influenzare il verificarsi di valanghe dannose è ancora limitata. Questo studio analizza l'evoluzione dei danni da valanghe di neve nel massiccio delle Asturie (Spagna nord-occidentale) tra il 1800 e il 2015, prestando particolare attenzione ai cambiamenti nei modelli di uso del suolo e di copertura del suolo. È stato eseguito un indice dei danni utilizzando fonti storiche, fotointerpretazione e dati basati sul lavoro sul campo, che sono stati introdotti in un GIS ed elaborati mediante analisi statistica. La mappatura ha consentito di collegare le variazioni spaziotemporali dei danni e i cambiamenti nelle interazioni uomo-ambiente. Il numero totale di vittime è stato di 342 (192 morti e 150 feriti). I risultati mostrano stabilità nel numero di valanghe durante il periodo di studio, ma una progressiva diminuzione dei danni per valanga. I cambiamenti nell'uso del suolo spiegano l'evoluzione dei danni e il loro comportamento spazio/temporale. Il ruolo svolto dalla copertura vegetale è alla base di questo processo: i danni sono stati più elevati tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, quando un massiccio processo di deforestazione ha interessato la foresta protettiva. Questa deforestazione è stata il risultato della crescita demografica e del pascolo intensivo, delle leggi di espropriazione e dell'emergente estrazione del carbone. Dalla metà del XX secolo, la trasformazione di un tradizionale sistema di gestione del territorio basato sullo sfruttamento eccessivo in un sistema basato sulla marginalizzazione e la riforestazione del territorio, insieme al declino della deforestazione per cause industriali e legali, ha portato alla diminuzione delle valanghe che hanno interessato gli insediamenti (principalmente quelle innescate al di sotto della potenziale linea di vegetazione arborea). La diminuzione dei danni è stata più netta nel settore occidentale del massiccio asturiano, dove la deforestazione delle querce è stata molto intensa in passato e dove la litologia consente una successione ecologica di maggior successo al momento. Considerando che la riforestazione può essere osservata negli ambienti montani dei paesi sviluppati in tutto il mondo e considerando le attuali iniziative condotte per contrastare i suoi effetti culturali negativi mediante operazioni di pascolo e di disboscamento, la pianificazione risulta fondamentale e questa ricerca fornisce informazioni utili per le politiche di gestione ambientale e di mitigazione del rischio nelle aree soggette a valanghe.